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L'Egitto e le Venetiae

L'area lagunare, da sempre proiettata nel Mediterraneo, intrattenne rapporti con il mondo egiziano sin dall'antichità.

La gran parte delle attestazioni si inseriscono nell'ambito delle relazioni tra l'Egitto e Roma.

I primi trattati tra i due popoli risalgono al 273 a.C., quando il paese del Nilo era governato dai Tolomei: dopo la sconfitta ad opera dell'Urbe dell'Epiro e dopo la conquista della Magna Grecia, fu inviata da Tolomeo II Filadelfo, re d'Egitto, un'ambasceria con l'obiettivo di aprire una nuova relazione con la nascente potenza mediterranea.

Iniziarono così a giungere nell'area di influenza romana, nel tempo, merci, culti e persone che provenivano dal territorio alessandrino.

Nel I secolo a.C., dopo il saccheggio del porto franco di Delo ad opera dei pirati, le relazioni tra Roma e l'Egitto si fecero dirette, senza intermediari. Grano, schiavi, porpora, profumi, stoffe di lino, pietre preziose, perle, carta di papiro e vetri giunsero direttamente ai porti di Roma.

Soffiava però il vento forte del cambiamento: una serie di vicende, legate alle grandi personalità di spicco nella Tarda Repubblica portarono ad uno scontro epocale tra i due popoli: nel 31 a.C. Antonio e Cleopatra furono sconfitti dalla flotta di Ottaviano ad Azio e dall'anno successivo l'Egitto cadde sotto il dominio romano.

La gran parte delle antichità egizie ed egittizzanti rintracciate nel territorio veneto giunsero sotto l'impero: punti di approdo erano certamente l'antico porto di Altino e la vicina Aquileia, sede peraltro di un importante santuario dedicato ad Iside e Serapide, localizzato in località Monastero.
Dai porti la diffusione del culto isiaco fu capillare, come dimostrano la presenza di un Iseo a Verona, di discussa localizzazione, comunque presente nella zona del colle di San Pietro ed i bronzetti di Costabissara e Concordia Sagittaria, che testimoniano una presenza delle divinità egizie all'interno di larari privati.

Lungo le principali direttrici, la via Postumia e la via Annia, si trasportarono dal mare all'entroterra anche reperti non necessariamente legati ai culti, ma piuttosto elementi di luxuria particolarmente ricercati nel mondo romano e talvolta deposti nelle sepolture a corredo del defunto.

Cinocefalo proveniente da scavi presso il canale Grassaga, San Donà di Piave, Venezia

Cinocefalo proveniente da scavi presso il canale Grassaga, San Donà di Piave, Venezia